
La storia
ed il legame con l'ambiente
Il pane caratterizza la storia e la cultura Toscana fin dalla notte dei tempi.
Documenti d'epoca romana, compresi gli scritti di storici come Tito Livio, evidenziano il contributo che la Toscana dava per la produzione del frumento e del Pane. Da sempre il Pane è stato l'alimento base dell'alimentazione di tutti i ceti sociali e la lavorazione è stata caratterizzata da norme ben precise che connotavano l'organizzazione sociale e la vita quotidiana della gente.
In tutte le case coloniche, anche le più povere, non potevano mancare il forno a legna per la cottura e la madia o "cassa del pane" come la chiamava Leon Battista Alberti nel suo trattato "De re Aedificatoria". La produzione ha assunto e mantenuto nel tempo caratteri rituali e quasi mistici. La figura del mugnaio e quella del fornaio hanno sempre avuto un ruolo rilevante anche nell'organigramma sociale. La stessa profonda religiosità del contadino Toscano è permeata di simboli che si rifanno al grano e al pane, fino ad attribuirgli proprietà terapeutiche. Un antico proverbio dice "Pane di buon grano tiene il medico lontano". Oggi il Pane Toscano mantiene le stesse forme di una volta con la crosta chiaroscura e la mollica compatta, friabile, porosa e dal sapore insipido, giusto per accompagnarlo con i salumi, ma anche con su spalmata dolce cioccolata. Il Pane Toscano è oggi lo stesso di quello dipinto nelle miniature del '300 che illustrano le novelle del Decamerone del Boccaccio.